La storia che proponiamo si occupa della materia dei ricorsi avversi al decreto di espulsione

che spesso vede i cittadini stranieri trattenuti in un Centro di Permanenza Temporanea, con la conseguenza di dover lasciare il territorio Italiano entro pochi giorni. Fornire una tempestiva assistenza legale entro le scadenze può fare la differenza, rispettare le scadenze presso l’ufficio immigrazione, puntare al riconoscimento della protezione internazionale, essere assistiti da professionisti preparati può cambiare il futuro delle persone.

Autore: Avv. Francesco Zofrea

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la foto non ritrae la persona protagonista della storia, ma è solo ad uso dimostrativo.

Annullamento di due consecutivi decreti di espulsione emessi dal prefetto di Salerno nei confronti di una cittadina georgiana. Nel primo caso: Accoglimento del ricorso. Nel secondo caso: Cessazione della materia del contendere. Nei fatti. La ricorrente cittadina georgiana in data 19/01/2015 entrava in Italia dalla frontiera di Fiumicino, munita di passaporto con scadenza 12.11.2024, in data 06/08/17 la Questura di Salerno Le notificava il decreto di espulsione emesso in pari data dal Prefetto di Salerno e contestualmente veniva disposto il trattenimento della stessa presso il Centro di Identificazione ed Espulsione Roma-Ponte Galeria. In data 06.07.2017 la Questura di Salerno le notificava decreto di espulsione emesso in pari data dal Prefetto di Salerno e che contestualmente veniva disposto il trattenimento della stessa ricorrente presso il Centro di Identificazione ed Espulsione di Roma-Ponte Galeria. Il Giudice di Pace di Roma con provvedimento emesso in data 08.08.2017 nell' ambito del procedimento di convalida del provvedimento del Questore di trattenimento presso il Centro di Permanenza Temporanea veniva emesso diniego di convalida. Con successivo provvedimento emesso in data 08.08.2017 il Questore di Roma ordinava alla ricorrente di lasciare il territorio entro sette giorni dalla notifica del provvedimento.

La ricorrente, nel rispetto del termine per la partenza ordinato dal Questore, in data 11.08.17 si presentava presso l'Ufficio Immigrazione della Questura di Salerno per formalizzare domanda di protezione internazionale, e veniva all'uopo convocata per il giorno 8.09.2017, la Questura di Salerno assegnava alla richiedente una nuova convocazione per il giorno 18.10.2017 ed in detta data la ricorrente depositava presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Salerno per formalizzare la domanda di protezione internazionale. La Questura di Salerno all'esito della compilazione del "verbale delle dichiarazioni degli stranieri che chiedono il riconoscimento della protezione internazionale", preso atto dell' esistenza dell'odierno provvedimento di espulsione, del provvedimento del Questore di Salerno del 06.08.2017 e del Questore di Roma del 08.08.2017 emetteva un nuovo decreto di espulsione (Prot 182/17); In data 19.10.2017 la richiedente protezione internazionale veniva condotta presso il C.I.E. di Ponte Galeria-Roma. In data 25.10.2017, a seguito di istanza in autotutela presentata dalla ricorrente, la questura revocava in autotutela il provvedimento di espulsione e la ricorrente veniva autorizzata a lasciare il Centro di Permanenza per i rimpatri di Roma per recarsi presso la Questura di Salerno ed ultimare la procedura per la richiesta di protezione internazionale. Nelle more del secondo trattenimento presso il C.I.E., viene iscritto formale ricorso avverso il nuovo decreto di espulsione.

Dall’ esame della documentazione versata in atti questo Giudice ritiene che 1'opposizione proposta sia fondata avverso il primo provvedimento di espulsione considerato che, come risulta dagli atti di causa, malgrado la presenza di due provvedimenti di espulsione la Questura invitava la richiedente ad ultimare la procedura di richiesta di protezione internazionale. "Ciò sta a significare la possibilità di una risposta positiva nei confronti della stessa ed a dimostrare la veridicità di quanto dichiarato in atti." Per il primo decreto di espulsione pertanto il GDP, definitivamente si è pronunciato sull’opposizione a decreto di espulsione del Prefetto di Salerno del 06.08.2017, accogliendo il ricorso e, per l’effetto, annullando il provvedimento impugnato: in merito al secondo decreto di espulsione, ha pronunciato la cessazione della materia del contendere. Un nuova vita giuridica sul territorio italiano per la cittadina georgiana.

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